Reagire alla nuova normalità un passo alla volta

La Pandemia ci ha messo davanti ad una nuova normalità, lo avete già sentito sicuramente e ne abbiamo parlato anche noi. È necessario un cambiamento per vivere, sopravvivere, lavorare ed andare avanti. È necessario innovare, in alcuni casi rinnovarsi, puntare sulla qualità piuttosto che sulla quantità e abbattere le barriere che ci troviamo davanti. Nuovi ostacoli rispetto a quelli precedenti per manager, micro- imprenditori, liberi professionisti.

Oggi nel mondo del lavoro c’è un’urgenza evidente, una necessità, appunto, al cambiamento. Dobbiamo creare una nuova visione imprenditoriale, comune se si lavora in team o si hanno i dipendenti. Dobbiamo definire nuove mete, nuovi obiettivi per migliorare le performance, rimuovendo le varie “resistenze” consolidando i cambiamenti ottenuti.

Il primo passo è conoscere, accogliere e ridefinire la resistenza al cambiamento, di ciascuno e del team. La propensione umana è fisiologicamente orientata alla paura dell’incertezza e dell’ignoto. Paradossalmente la questione da superare all’inizio di un processo di cambiamento è la motivazione, l’entusiasmo, il troppo entusiasmo. Una sensazione iniziale che ci fa sentire invincibili, pronti a tutto ma che in poco tempo passa con il prevalere della paura. Ecco, il secondo step. Prudenza, timore di compiere errori, senso di inadeguatezza che possono portarti ad un blocco lavorativo, professionale.

Quando ci troviamo a cambiare improvvisamente abitudini, processi lavorativi, modalità d’azione consolidate negli anni, il senso di sicurezza e di consapevolezza può avere una brusca battuta di arresto. Quali elementi di leadership dobbiamo valorizzare? Come ripartire? Quali comportamenti dobbiamo adottare per reagire?

Partiamo da un concetto centrale come la resilienza e dalla sua definizione:

“Capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi. In psicologia, la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà.”.

Mescoliamo questa con la perseveranza: “Costanza di atteggiamento o di comportamento, in quanto accompagnata o motivata da propositi virtuosi o sostenuta da una convinzione personale, oggettivamente più o meno valida o addirittura inaccettabile.”.

Un “mix letale” per sconfiggere il momento di crisi e avvicinarsi a piccoli passi al successo, al ritrovato reale entusiasmo, alla concretizzazione del processo di cambiamento che oggi il Covi-19 ci impone. Mantenere un atteggiamento proattivo nonostante gli eventi negativi, ci porta a credere nelle nostre capacità traendone il massimo dei benefici possibili.

Terzo step: la flessibilità.

Il leader flessibile è colui che sa adattarsi alle richieste del mercato, dei clienti, dei collaboratori. Il contesto intorno a noi è in perenne cambiamento, oggi più che mai. Diviene quindi essenziale  mettere in campo nuove forme di pensiero ed azione, interpretare velocemente le priorità che il nostro lavoro ci richiede ed attribuirgli nuovi significati: l’ascolto attivo; l’attivare da zero processi e comportamenti; interpretare i feedback (positivi e negativi) interni ed esterni; acquisire nuove conoscenze e competenze sempre più trasversali.

Per cambiare è necessario, fondamentale ed obbligatorio fare una profonda riflessione su se stessi, formulare nuovamente visione, missione ed obiettivi. È necessario lavorare su se stessi, senza dimenticare il proprio bagaglio esperienziale, ma valorizzandolo con nuove skills.

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